Intervista AlterEgo da GdrOnline.com

Immagine della notizia

Pubblicato il 21/05/2025 21:59 da Nihal_Llanowar
29 visualizzazioni

GdrOnline.com ci ha proposto un'intervista, ed abbiamo risposto con entusiasmo a tutte le domande e curiosità che ci hanno inviato! Leggi l'intervista completa qui sotto, o sulla pagina di GdrOnline dedicata alla Riapertura di AlterEgo.


Buongiorno e grazie per il tempo che ci dedicate! Oggi parliamo di AlterEgo. Potreste spiegarci in due parole di cosa si tratta e parlarci un po' dell'ambientazione che avete scelto?


AlterEgo è un gioco di ruolo testuale online che si fonda sull’interazione scritta tra i personaggi, in un contesto narrativo condiviso. I giocatori sono chiamati a dare voce e azione al proprio alter ego attraverso un sistema di roleplay che non si appoggia su grafica o interfacce complesse, ma su testi, parole, descrizioni e coerenza interpretativa. L’ambientazione rievoca un mondo fantasy dal gusto arcaico, ambientato in un’epoca ispirata liberamente al basso medioevo europeo. Questo mondo, dopo una lunga decadenza e un abbandono prolungato, sta conoscendo una nuova alba. Le vicende ruotano attorno a un popolo che tenta di ricostruire una civiltà partendo dai resti di ciò che è stato, esplorando un’isola misteriosa e fondando nuove strutture sociali, politiche e religiose. Il tono narrativo è a tratti malinconico, ma fortemente evocativo, e si mescola a una dimensione epica fatta di miti perduti, memorie in rovina e promesse di riscatto.

AlterEgo è uno dei giochi Play by Chat più "anziani" (la scheda del gioco sul portale è stata inserita oltre 15 anni fa!) e ora avete deciso di riaprire dopo moltissimi anni di chiusura. Come mai questa decisione?

La scelta di riaprire AlterEgo non nasce da una pianificazione strategica, ma da un’esigenza quasi affettiva. Con il passare del tempo, più volte ci siamo chiesti se avesse senso recuperare quanto avevamo costruito e vissuto assieme, ma finché è rimasta solo un’idea, non ha mai preso corpo. Poi, la voglia di rimettere in moto il gioco è tornata in modo più concreto, alimentata dal desiderio di ridare vita a un progetto che per molti è stato un luogo di storie, scambi e crescita personale. Più che una riapertura, è un ritorno. Non a un punto preciso, ma a una forma di gioco e condivisione che oggi ci pare ancora valida e necessaria.

Rispetto alla versione di oltre un decennio fa, quali sono le principali novità che avete introdotto? Cosa avete cambiato?

Il cuore del gioco è rimasto fedele alla sua identità originaria, ma sono stati introdotti diversi accorgimenti sia tecnici sia organizzativi. Abbiamo rivisto le dinamiche di accesso e di gestione del personaggio, implementato un sistema di punteggi più chiaro, semplificato la creazione della scheda e reso più accessibili gli strumenti per i nuovi iscritti. La narrazione si è adattata alla nuova struttura a fasi, mentre le razze e i ruoli giocabili sono stati ridefiniti per garantire maggiore equilibrio e coerenza. A livello di moderazione, sono state rinforzate le linee guida sulla sicurezza e sul rispetto tra utenti, rendendo più chiaro il confine tra finzione narrativa e comportamento reale. Infine, il ritorno è accompagnato da una riflessione profonda sull’esperienza condivisa, e su come custodirla senza irrigidirla.

La "riapertura" prevede alcune fasi specifiche. Potreste illustrarcele e spiegarci come stanno procedendo finora?

La riapertura di AlterEgo è stata pensata come un viaggio in tre tappe narrative. Nella prima fase, i giocatori sono tornati a esplorare le terre conosciute del vecchio regno, osservandone la rovina e assistendo alla costruzione dell’arca “nAvE”, voluta da Sire Ennon per guidare la popolazione superstite verso una nuova isola. La seconda fase, attualmente in corso, si svolge interamente a bordo dell’arca, in uno spazio sospeso tra la fine di un mondo e l’attesa di un nuovo inizio. Qui i personaggi si muovono in un contesto chiuso ma denso di tensioni, interrogativi e dinamiche sociali in divenire. La terza fase aprirà infine l’accesso a nuove mappe, in un territorio ancora da esplorare e da costruire, che verrà svelato progressivamente anche in base alla partecipazione della comunità. Fino ad ora la risposta è stata positiva, con una buona affluenza e molte storie che stanno già prendendo forma.

Quali sono i primi feedback che avete ricevuto? Siete riusciti a ritrovare vecchi compagni di gioco o la maggior parte degli utenti è (quasi) tutta gente nuova?

La comunità che si è formata nelle prime settimane è un intreccio sorprendente di ritorni e scoperte. Alcuni vecchi giocatori sono rientrati con entusiasmo, talvolta con i loro stessi personaggi, altre volte con nuovi alter ego che riflettono una maturazione personale. Accanto a loro si sono affacciati utenti del tutto nuovi, incuriositi dal formato o attratti dal tipo di ambientazione. Questo equilibrio tra memoria e novità ha dato vita a una dinamica inedita, in cui l’esperienza dei veterani convive con lo sguardo fresco di chi si avvicina per la prima volta. I primi feedback, in generale, segnalano apprezzamento per l’atmosfera del gioco, la cura delle trame e la possibilità di costruire con lentezza, senza pressioni esterne.

Prendete spunto da qualche opera letteraria e/o cinematografica per l'ambientazione e le dinamiche, o è tutto frutto di un pensiero e di una creazione "in casa"?

L’ispirazione principale nasce da un immaginario condiviso che mescola suggestioni letterarie e visive, senza però aderire a un’opera specifica. Le atmosfere evocano echi di Tolkien, di Martin, ma anche di opere meno canoniche, a tratti più liriche o frammentarie. Ciò che emerge in AlterEgo è un tentativo di dare vita a un mondo che abbia radici antiche ma sviluppi narrativi autonomi, capaci di sorprendere anche chi conosce bene il fantasy. Le dinamiche sociali e politiche, i culti, le gilde e le tensioni tra razze non sono importazioni dirette da altri sistemi, ma il risultato di un’elaborazione collettiva, stratificata nel tempo.

Quale tipo di dinamiche "tecniche" utilizzate nel vostro gioco? Ci sono dadi, abilità, o altri sistemi specifici?

AlterEgo prevede l’utilizzo di punteggi e abilità che supportano la coerenza narrativa, ma senza che diventino il motore centrale dell’esperienza. È presente un sistema a punti che definisce la forza, l’agilità, la magia e l’abilità di ciascun personaggio, e che viene utilizzato come base per gli scontri e per determinare il successo di alcune azioni. Il dado D20 entra in gioco solo in circostanze specifiche, come nelle quest masterate, e il suo uso è regolato da tabelle chiare che aiutano a mantenere l’equilibrio senza vincolare eccessivamente la libertà interpretativa. L’elemento tecnico è un supporto narrativo, non un ostacolo.

Nello specifico, come gestite i poteri e le magie all'interno del gioco?

Le magie vengono trattate come capacità innata o appresa, a seconda della razza o del background del personaggio, e sono regolate da un sistema di punteggi. Ogni giocatore può scegliere di sviluppare poteri magici spendendo punti in abilità specifiche, che poi verranno riconosciute in gioco attraverso l’interpretazione e, quando necessario, l’intervento dei Master. Esistono limiti di utilizzo, legati al contesto e all’equilibrio del personaggio, e non è prevista una magia onnipotente. Anche in questo caso, la coerenza narrativa resta il criterio guida.

Parliamoci un po' delle razze presenti in gioco! Abbiamo notato che alcune sono a numero chiuso. Potete dirci di più?

Durante la creazione del personaggio, i giocatori possono scegliere tra varie razze – elfi, nani, mezzelfi, gnomi, giganti, fate – ognuna con proprie peculiarità. Alcune, come gli Orchi, i Drow e i Leggendari, sono invece razze limitate, a cui si accede solo su invito o in seguito a un percorso di gioco particolarmente significativo. Questa scelta serve a mantenere equilibrio e coerenza nel mondo di gioco, evitando la sovrabbondanza di figure che, per natura, avrebbero un impatto narrativo più dirompente. Il numero chiuso è quindi una misura che favorisce il realismo interno e stimola i giocatori a costruire i propri ruoli attraverso l’esperienza, non per semplice scelta iniziale.

Nella scheda del gioco dichiarate che il PvP (Player versus Player) è presente ma con limitazioni. Quali sono queste limitazioni e come sta procedendo questa sfera del gioco al momento?

Il PvP è consentito, ma circoscritto da regole precise che mirano a evitare conflitti strumentali o fuori contesto. È vietato attaccare altri personaggi senza una motivazione narrativa plausibile, e ogni combattimento deve essere gestito con rispetto reciproco, dando spazio alla reazione dell’avversario e rispettando l’esito degli scontri così come stabilito dai punteggi e, quando necessario, dai Master. Al momento, questa componente del gioco è ancora in fase embrionale, poiché l’ambientazione attuale – a bordo dell’arca – non si presta facilmente a dinamiche violente. Sarà più sviluppata nella terza fase, quando le mappe aperte stimoleranno nuove tensioni e alleanze.

In generale, prediligete un gioco orientato al PvP o al PvE (Player versus Environment)?

La struttura di AlterEgo è orientata al PvE, ma lascia spazio al PvP in forma contestualizzata. L’esplorazione, la scoperta di segreti, la costruzione di relazioni e lo sviluppo di trame personali o collettive restano il fulcro dell’esperienza. Le sfide ambientali, le creature magiche e gli eventi gestiti dai Master offrono numerose occasioni di confronto e avventura. Il conflitto tra personaggi, invece, è concepito come una possibilità narrativamente motivata, mai come centro del gioco.

Potete anticiparci qualcosa sulle corporazioni, i mestieri e le possibilità di gioco che i giocatori incontreranno in land? O magari qualche altro aspetto interessante che non è possibile individuare a una prima occhiata?

Il mondo di gioco è strutturato in congreghe e mestieri che i personaggi possono scoprire e a cui possono accedere dopo aver dimostrato una certa attitudine o partecipazione. Le congreghe rappresentano centri di potere, spirituale o militare, e offrono percorsi narrativi ricchi e diversificati. I mestieri, invece, danno accesso a ruoli pratici o artigianali che incidono sull’economia e sulle dinamiche sociali del gioco. Accanto a queste strutture, vi sono culti religiosi, biblioteche, società segrete e luoghi di studio che permettono l’approfondimento e la specializzazione. Ogni scoperta avviene con gradualità, lasciando al giocatore il piacere di esplorare e di guadagnarsi ciò che trova.

Parliamo di tempistiche di gioco. Come sono gestite le azioni? Abbiamo visto che le "azioni" hanno un massimo di 1.000 caratteri, ma non abbiamo trovato informazioni sul tempo massimo per azione.

Il limite dei 1.000 caratteri è stato introdotto per favorire una lettura fluida e mantenere un ritmo sostenuto durante le interazioni. Tuttavia, non esiste un tempo massimo prestabilito per scrivere o inviare un’azione: il gioco si adatta ai tempi dei partecipanti, con una dinamica che predilige la qualità del contenuto alla velocità. In contesti come le quest o gli eventi masterati, possono esserci finestre temporali più definite, ma nella vita quotidiana del personaggio prevale un approccio disteso, che lascia spazio alla riflessione e alla scrittura ponderata.

Al di là del gioco, abbiamo visto che avete lanciato un servizio chiamato "RPG-Database". Potete parlarcene un po'?

Il RPG-Database è un archivio digitale nato con l’obiettivo di raccogliere, preservare e condividere materiali di gioco, sia passati che presenti. Inizialmente pensato come un “archivio” solo per le immagini di oggetti, si è evoluto rapidamente come una piattaforma utile per le immagini di animali e personaggi, con link stabili e filtri per la ricerca rapida, ma è stato arricchito con strumenti per master (con calcolatori di costi), dadi virtuali, schede personaggi (sia per AE che per DnD). E considerando il grande successo ottenuto (ad oggi, in pochi mesi, conta più di 600 immagini caricate dagli utenti!) prevediamo di potenziarlo ulteriormente con regolamenti, cronache, vecchie trame e risorse che possono servire da riferimento o ispirazione per i giocatori e i master.

Torna alle notizie