Un gruppo di Guardiacaccia e il cavaliere Fulgor ha affrontato una creatura aracnide nelle Miniere di Blackvein per salvare un bambino rapito. Dopo uno scontro teso e la scoperta di un’entità mutaforma, la missione si è conclusa con successo. Raiss è salvo, ma nuovi pericoli si profilano all’orizzonte.
QUEST: La maledizione della madre dei ragni
QUANDO: Venerdì 4 luglio, dalle ore 20:00 alle 00:35
CHI: Ashasa, Elebereth, Fulgor, Rory
ESITO: La Madre dei Ragni è stata sconfitta e il bambino, Raiss, salvato.
Una spedizione congiunta tra membri dei Guardiacaccia e il cavaliere Fulgor si è conclusa con esito positivo, nonostante le condizioni estreme e la natura straordinariamente ostile dell’ambiente. L’operazione aveva come obiettivo il recupero di un bambino, Raiss, catturato da una creatura aracnide sconosciuta all’interno delle Miniere di Blackvein, sigillate da una ragnatela viva e apparentemente impenetrabile.
Il gruppo con Ashasa, Elebereth, Rory e Fulgor ha raggiunto l'ingresso della miniera dove ha trovato una coppia in evidente stato di shock: la madre in lacrime, il padre con le mani insanguinate e inutilmente impegnato a cercare di fendere una barriera organica fatta di ragnatela viscosa. Grazie all’osservazione di Ashasa e Rory, si è notato che l’esposizione al calore modificava la struttura della ragnatela, rendendola vulnerabile. Fulgor ha inferto il colpo decisivo aprendo il passaggio.
All’interno della miniera, il gruppo ha proceduto con cautela fino a raggiungere una sala centrale presidiata da una gigantesca creatura aracnide dormiente e cinque bozzoli disposti attorno a essa. Durante un tentativo di recupero, l’apertura di un bozzolo ha risvegliato la creatura, innescando un conflitto diretto. La prima offensiva è partita da Fulgor, la cui lancia ha colpito il torace dell’entità, ferendola. La Madre dei Ragni ha risposto lanciando ragnatela tossica e scatenando un urlo capace di paralizzare.
La squadra ha risposto prontamente: Ashasa ha organizzato la ritirata protetta, aiutando Elebereth a trascinare via un bozzolo vivo, mentre Fulgor e Rory si frapponevano tra loro e la creatura per coprire la fuga. La resina mentolata ha agito come barriera chimica temporanea, impedendo l’attacco diretto dell’aracnide. L’ultimo colpo è stato simbolico: la creatura, ferita e destabilizzata, ha mutato forma davanti agli occhi dei presenti, rivelando sembianze umane. Si è dissolta nel nulla dopo aver sussurrato un addio.
La tregua è durata poco. Un’orda di aracnidi, richiamata dal decesso della Madre, si è avvicinata. Il gruppo ha innescato una bottiglia incendiaria nel punto strategico del corridoio per bloccare l’inseguimento. La ritirata è avvenuta con successo.
Il bozzolo salvato conteneva proprio il piccolo Raiss, in stato di incoscienza ma vivo. Il bambino è stato recuperato senza lesioni irreversibili. Il caso conferma l’esistenza di alcune maledizioni collegate alla rete biologica delle miniere e apre interrogativi inquietanti su ciò che ancora si cela sotto Blackvein. E' inoltre possibile che questo non sia l'unico punto dell'isola ad essere stato maledetto.