Simpatici e strambi individui inscenano qualcosa di particolare in piazza, ma il loro buffo aspetto lascia presagire qualcosa di ... bislacco.

Titolo: il goliardico carretto
Filone: one shot - ambient
Luogo: piazza del castello
Data: 30/10/2025
Partecipanti: Dehimar - Atos - Nihal - Ghanir
MORG: GREEN-MORG
“La disciplina non limita l’essere umano: gli ricorda la forma che può dare alla propria libertà.”
La piazza è ancora viva questa sera, le persone stanno rincasando e le varie botteghe si avviano alla chiusura. La temperatura è fresca, ma non c'è traccia di nuvola sul cielo del regno. Nihal e Dehimar si incontrano per caso, mentre il Capitano Athos e la recluta Ghanir sono in loco per il consueto compito istituzionale. Il silenzio viene interrotto da un carretto transandato e fatiscente che cigola in malo modo, condotto da due indivui altrettanto bizzarri e brutti. Uno grasso e basso e l'altro lungo e smilzo con espressioni strampalate. Nonostante la puzza che si portano appresso, trasportano delle verdure e prodotti di qualità eccelsa. Roba compagnola e sana! Dopo aver stazionato il carro, iniziano a discutere tra loro in modo grottesco ed animato e solo esclusivamente in rima, per lo più con discorsi sconci e grezzi. Poco dopo, prendono liuto e flauto ed iniziano ad intonare una canzone da taverna ai limiti della decenza, provoncando ilarità, indifferenza o ribrezzo. Dehimar e Nihal sembrano divertirsi, ballando con allegria e spensieratezza. I due menestrelli improvvisati ringraziano dopo lo stornello, ma il carro traballante cede sotto il loro peso, facendo staccare la ruota e ruzzolare le verdure lungo un pendio in discesa. Sembrano disperati ed iniziano ad accusarsi a vicenda, sempre in rima e con le stesse modalità rustiche e veraci. Atos offre loro quattro scudi, Dehimar propone un lavoro in taverna nelle vesti di canta storie o affini, ma resta il problema della ruota sul selciato della piazza. Gli individui vengono poi reguarditi da Ghanir che gli intima di smettere di dire baggianate e di concetrarsi nel raccogliere le verdure da terra. Spaventati dal tono autoritario eseguono, finendo anche per schiacchiare un pomodoro che schizzerà gli stivali dello stesso nano. Il capitano, sospettoso e forte del suo ruolo, ordina allo stesso Ghanir di perquisire il carretto, ma troverà solo del'ottimo cibo e nulla di illegale. Dall'altra parte, Dehimar individua subito il danno e promette di offrire da bere gratis a tutta la piazza in caso di aiuto per il carretto. Si presenta quindi un falegname appena uscito dalla bottega che sistemerà il danno con un paio di attrezzi. Un vagabondo tenta di fregare due pomodori al suolo, ma viene beccato da Athos che gli intima di aiutare a sollevare il carretto per evitare la pena spettante per il furto. Ghanir, falegname e vagabondo, sollevano il mezzo e risistemano la ruota. Infine Nihal, rendendosi effettivamente conto che si tratta di due poveracci, offre loro 500 scudi facendoli emozionare e quasi commuovere. Riceve in premio una forma di ottimo formaggio che non si trova molto facilmente.
L'evento ha messo a confronto diversi pensieri e modi di rapportarsi al prossimo umile e in difficoltà. Le guardie hanno mostrato la loro inflessibilità, limitandosi a verificare che non vi fosse del losco da parte dei due disperati, fatta eccezione per l'aiuto finale di Ghanir e i quattro scudi di Atos. Nihal e Dehimar hanno invece espresso simpatia, tanto da offrire loro prima un "lavoro" e poi 500 scudi. Ci sono state diverse frecciatine e confronti tra i PG, nati da questi due umili poveracci che raccoglievano pietosamente le verdure al suolo, sottomessi e spaventati dall'autorità cittadina. Chi è dalla parte della ragione? Il buon cuore o la professionalità? Ognuno porta la risposta dentro di sé.
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