Mentre Iridia continua a sorvolare il lago, un improvviso fremito attraversa la vegetazione intorno. Fra i giganteschi fiori iridescenti, una luce minuta comincia a brillare sempre più forte, fino a trasformarsi in un turbine di piccoli esseri alati. Decine di piccole faeriche si alzano in volo tutte insieme, con ali sottili che vibrano come campanellini e riflettono bagliori d’ambra, smeraldo e zaffiro. Alcune si avventurano vicinissime a Iridia. Intorno, il lago sembra risplendere di luce propria. L’acqua trasparente rivela scorci di sabbia chiara e pietre che scintillano come stelle, mentre guizzi argentati percorrono il fondale. Un profumo dolce e penetrante si diffonde, mescolando note di fiori sconosciuti e freschezza d’acqua pura.
C’è nell’aria un senso di accoglienza e di festa, come se quel luogo, nascosto e incantato, stesse finalmente svelando i suoi segreti solo per lei. Potrebbe essere casa. Il luogo magico per le fate.
[GDR PLAY – Quest chiusa. Partecipanti: Le fate. Ordine libero]
IRIDIA  (f.a.>>f.f. 1/3) Pensava davvero di essere sola ad esplorare la natura incontaminata, quando un improvviso fremito le provoca un sussulto ed una luce brilla sempre più forte portandola a voltarsi in tutte le direzioni per cercarne la provenienza e quando un gruppo di fatine comincia a svolazzarle intorno, felice Iridia compie evoluzioni danzando intorno a loro con la sua maestosa apertura alare prima di decidere di rivelarsi alle sue sorelle. Ha tante domande urgenti da porre! Cerca il ramo di un albero e quando lo trova vi si posa chiudendo finalmente le ali che trovano il loro riposo. Chiude anche gli occhi, mentre si rivela agli occhi delle fatine come non un normale falco visto che ora richiama a sè il vento, l'aria che è parte del suo essere mentre a questo punto un lieve bagliore multicolore dovrebbe circondarla.
Sotto le palpebre chiuse di Iridia, la sua presenza pare farsi più intensa. L’aria intorno si muove in piccoli vortici, come se il vento stesso fosse accorso a sfiorarla, mentre un tenue bagliore multicolore comincia a pulsare attorno al suo corpo, annunciando ciò che sta per accadere. Le fatine la osservano, sospese a mezz’aria, con occhi spalancati di stupore. [GDR Play]
IRIDIA  (f.a.>>f.f. 2/3) Sapeva di fare questo effetto... anche alle fatine che forse pensavano di avere a che fare con un normale falco venuto in visita al laghetto, invece potranno vedere loro stesse le piume marroni di Iridia diventare sempre più piccole fino a scomparire, le ali spiumate allungarsi fino a diventare braccia con mani e dita, il corpo farsi più affusolato assumendo forme femminili, le zampe con gli artigli diventare gambe con piccoli piedini. Lentamente i capelli biondi spuntano ed il becco si ritrae per essere sostituito da una bocca.
Un mormorio leggero si solleva tra le faeriche, incantate dalla trasformazione. Scie di luce si intrecciano nell’aria, riflettendosi sulle acque del lago che sembrano palpitare di magia. [Play]
IRIDIA  (f.a.>>f.f. 3/3) La trasformazione infine ha termine. Anche il suo vestitino variopinto si rigenera ed eccola qui. Una fatina come le altre che la circondano, di circa quindici centimetri, con i capelli biondi e gli occhi bicolore: uno azzurro e uno viola e che ora può finalmente manifestare anche con le espressioni facciali la sua meraviglia e soprattutto... poveri noi... con le parole!!! [Sorelline! Ma da dove siete sbucate? Non vi ho mai incontrato prima! Noi siamo arrivati da un pezzo... non ci avete visto? Eppure penso che abbiamo fatto abbastanza rumore, soprattutto alla festa in spiaggia... non li avete sentiti i tamburi? Siii... è stata bellissima!!] ridacchia per poi svolazzare da una fatina all'altra [Alas... io sono Iridia! Piacere!!] lo dice a tutte quante zigzagando come un moscerino impazzito.
[GDR STOP – Quest chiusa. Partecipanti: Le fate. Ordine libero]
La trasformazione di Iridia si compie con un ultimo fremito di luce che si spegne piano sulle acque cristalline. Ora, sospesa sopra il lago, svolazza una fatina minuta dai capelli biondi e dagli occhi bicolore, uno azzurro e uno viola, con un vestitino variopinto che si muove leggero a ogni battito d’ali. Le piccole faeriche la osservano, ferme a mezz’aria, incantate dal suo entusiasmo e dal fiume di parole che trabocca come un ruscello in piena. Quando Iridia si presenta e comincia a tempestare tutte di domande, le minuscole creature si scambiano occhiate esitanti, poi una di loro si fa avanti, con voce sottile come il fruscio delle foglie.
[Siamo qui da sempre… questo lago ci protegge da tutto] dice, con ali che tremolano appena. [Abbiamo sentito tamburi e voci… e abbiamo avuto paura. Non solo degli uomini sconosciuti…] Un’altra fatina si avvicina, stringendosi le braccia attorno al corpo come per scaldarsi. [Soprattutto… della fata oscura] mormora piano, e a quelle parole tutte le altre trattengono il fiato, come se il solo nominarla potesse attirarla lì. Un brivido sottile percorre il gruppo, e i loro piccoli corpi sembrano vibrare all’unisono.
Poi, quasi a scacciare l’ombra di quell’ammissione, una delle faeriche solleva il mento, il viso illuminato da un coraggio improvviso. [Ma qui siamo al sicuro. Qui… tutte insieme… ci facciamo forza. E ci facciamo scudo. Quindi voi siete il nuovo popolo? Ci sono altre fate?] Un coro di gioia investe Iridia. [Venite senza timore. Siete sorelle].
[GDR PLAY – Quest chiusa. Partecipanti: Le fate. Ordine libero]
IRIDIA  (f.f.) A quanto pare quel lago è un rifugio per le fate. Ma al sentire che hanno avuto paura dei tamburi, sgrana lo sguardo portando entrambe le mani sulle guance e scuotendo il capo [Caspiterina... mi dispiace!] è sinceramente dispiaciuta [Non volevamo spaventarvi... stavamo solo facendo festa!] e si volta verso l'altra fatina che le parla della fata oscura. Si ferma ammutolendosi un attimo. Annuisce prima di trovare il coraggio di dire [So di chi parlate. Ne abbiamo paura anche noi.] nemmeno lei osa nominarla. Le ventiquattr'ore passate al buio totale su nAvE non le dimenticherà tanto facilmente. Si volta dunque verso la fatina che le fa tornare il sorriso [Si, veniamo da Alterego e... si, ci sono altre fate! Le guiderò tutte qui e ve le farò conoscere! Non siamo tante come voi, ma ci siamo!] sorride entusiasta.
[GDR STOP – Quest chiusa. Partecipanti: Le fate. Ordine libero]
Alla confessione di Iridia, un fremito leggero scuote il gruppo di piccole faeriche. I loro occhi, grandi e lucenti, si riempiono di una luce nuova, come se quella semplice promessa avesse spalancato uno spiraglio di speranza. Una di loro, la più vicina a Iridia, si avvicina tanto da provare a sfiorarle la mano con dita minuscole e con voce tremula implora [Porta qui le tue compagne… vogliamo conoscerle tutte. Più siamo insieme… più questo lago resterà al sicuro] Un coro di piccole voci si leva allora intorno a Iridia, lieve come un soffio di vento tra i petali [Sìììì… portale qui! Facciamo diventare questo posto ancora più forte… ancora più luminoso…]
Intorno a loro, il lago pare vibrare, come se l’acqua stessa avesse percepito quelle parole. Minuscole onde increspano la superficie, riflettendo schegge di luce colorata che si rincorrono fra le ombre delle fronde. Fiori giganti si schiudono un poco di più, spargendo nell’aria un profumo dolcissimo, e sopra il lago stormi di libellule luminose intrecciano scie dorate. Tutto sembra incantato.Ora, quel lago nascosto, è diventato un rifugio dorato. Un rifugio sicuro per le faeriche. Grazie al coraggio di Iridia, ora le fate hanno un posto dove brillare. //End (mod.)
IRIDIA  (f.f.) Quando si sente sfiorare la mano, eccola voltarsi in direzione della fatina alla quale ora sorride rassicurante andando ad assecondare quel tocco provando a stringerle la mano affettuosamente ed alla sua richiesta il sorriso si allarga [Certo! Questo luogo bellissimo non posso certo tenerlo solo per me!] ridacchia poi al vederle tutte festose attorno a lei tra fiori schiusi, profumi inebrianti e libellule che si uniscono alla loro festa ed è così che viene travolta anche lei che in breve tempo si trova a volare assieme alle nuove sorelline, cercando al contempo di imparare tutti i loro nomi facendole anche ridere quando chiama una fatina col nome di un'altra fatina! Rimarrà per un bel po' di tempo con loro a far festa e chiacchierare per cercare di conoscerle e di farsi conoscere... finchè non sarà tempo di tornare e raccontare.
IRIDIA //