Presenze inquietanti a bordo di nAvE

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Pubblicato il 30/04/2025 12:31 da Soraya
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Su nAvE si sono verificati eventi sovrannaturali. Freddo paralizzante, voci nella mente e visioni oscure. L’equipaggio non è più solo. Non è più al sicuro.


Ombre su nAvE, I primi segnali di una presenza inquietante

Due eventi recenti hanno gettato un’ombra inquietante sul viaggio dell’Arca. Questo articolo si riferisce al portale AlterEgo, GDR Play by Chat, accessibile da Giocodiruolo.org.

Punti salienti degli episodi:

  • Un gelo innaturale ha colpito il ponte principale, immobilizzando Ashasa, Elebereth e Selfhirion.
  • Una voce mentale ha sussurrato minacce oscure, accompagnata da una visione terrificante. Ashasa ha perso i sensi.
  • Più tardi, nella mensa della nave, un urlo disumano ha invaso la mente di Selfhirion.
  • Il cavaliere Doson ha assistito al collasso di Selfhirion, incapace di comprendere l’origine della crisi.

Gelo e oscurità sul ponte di prua

Un improvviso freddo sovrannaturale ha trasformato il ponte in un ambiente ostile. I movimenti dei presenti si sono fatti lenti, la voce flebile, i corpi pesanti. Ashasa, Elebereth e Selfhirion hanno lottato contro una forza invisibile e opprimente, fino a percepire una voce mentale minacciosa: “Vi aspetto, piccoli invasori”. A seguire, una visione… una figura oscura sospesa su un mare di cristallo insanguinato. Quando l’ondata di gelo si è ritirata, rimanevano solo silenzio, intorpidimento e un senso di straniamento profondo. Ashasa priva di sensi.

La mensa e il grido che non appartiene a questo mondo

Durante un colloquio tra Doson e Selfhirion, un urlo irreale ha squarciato il silenzio della mensa. Non era un suono percepito con l’udito, ma una vera e propria invasione. Il cavaliere si è irrigidito, mentre Selfhirion è stato travolto da un dolore mentale lacerante. Una voce glaciale, interna e insistente, ha sussurrato: “Ho sete…”. La crisi si è interrotta solo quando Doson ha richiamato l’elfo con forza alla realtà. L'entità si è ritratta, ma ha lasciato dentro Selfhirion un vuoto tangibile, come un segno inciso sotto pelle.

Un’ombra ancora presente

Quello che è accaduto non è stato frutto di suggestione. Ciò che ha colpito Ashasa, Selfhirion e gli altri membri dell’equipaggio ha lasciato tracce reali, profonde e inquietanti. Il gelo, la voce e l’urlo sembrano manifestazioni di una forza che non appartiene al mondo materiale. Le intenzioni di questa presenza rimangono sconosciute, ma la minaccia è chiara. Qualcosa si muove tra le travi di nAvE.

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